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Postura ed Appoggio
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Postura ed Appoggio
In accordo con i moderatori del forum e dopo aver chiesto a Pablo essendo il diretto interessato del post "Come ci alleniamo adesso", abbiamo deciso di raccogliere tutti i commenti inerenti postura ed appoggio in questo post creato apposta, perchè riteniamo l'argomento molto interessante e che merita un'attenzione specifica e per permettere a Pablo di continuare il suo "diario" di allenamenti
Il tutto iniziò con questo messaggio di Pablo:
Da Pablo il Gio 11 Dic 2014 - 20:29
Oggi allenamento in pista,
innanzitutto metto in atto la cura Lucaliffo correggendo la postura raddrizzando la schiena:
migliora la respirazione ma mi accorgo che atterro non più di meso-avampiede ma leggermente più arretrato.
Mi invento poi un progressivo da 8 km dove parto ai 5 per terminare ai 4;
senza un'obbiettivo e senza le tabelle di Orlando vado a tastoni ma l'importante al momento è il mantenimento.
http://connect.garmin.com/modern/activity/649171580
Pablo
a cui ha risposto:
Da uryens76 il Ven 12 Dic 2014 - 8:17
Solo una cosa: la schiena non deve essere incurvata, ok (ma non mi pareva tu la tenessi curva, mai), ma il busto deve essere leggermente in avanti. Ed è molto importante atterrare con il meso avampiede, e non con la parte posteriore del piede!!!
Ora di seguito riporterò i vari commenti successivi in modo da non perderne nessuno
Da lucaliffo il Ven 12 Dic 2014 - 9:10
kiprotich
http://www.redpepper.co.ug/wp-content/uploads/2014/02/Kirui.jpg
makau + kipsang
http://i5.eurosport.com/2010/09/26/644778-9970313-640-360.jpg
kimetto
http://www.marathonguide.com/news/exclusives/ChicagoMarathon2013/images/RacePhotos/2013Chicago_955_KimettoMutai.JPG
abshero
https://c2.staticflickr.com/4/3818/8802125927_d6d1ca99d9_z.jpg
kebede
https://c1.staticflickr.com/7/6102/6319479824_356e80b480_z.jpg
kiprop
http://sverigesradio.se/sida/images/104/2838177_1200_675.jpg?preset=article-slider
feleke
http://lapatriaenlinea.com/fotos/10_2010/45200_1_18.jpg
shiferaw
http://static4.demotix.com/sites/default/files/imagecache/a_scale_large/1500-5/photos/1351447374-17th-international-ljubljana-marathon_1557175.jpg
wanjiru
http://nimg.sulekha.com/sports/original700/samuel-wanjiru-2009-4-26-9-21-3.jpg
gharib
http://www.letsrun.com/2007/london2007/images/MenTowerBridge-LondonM07.jpg
lel
http://www.herbertsteffny.de/pics/athleten/lel_goumri_nyc2007.jpg
geoffrey mutai
http://www.letsrun.com/photos/2010/rakhalf0219/images/Mutai_Geoffrey1a-RAK10.JPG
cheruyot
http://www.sport.it/fnts/sport/immagini/resized/c/h/cheruyot_850473_300x162.jpg
tergat
http://farm1.static.flickr.com/113/289879039_98f3807210.jpg
kibet
http://media.nu.nl/m/m1ezn95a5umq.jpg
Da uryens76 il Ven 12 Dic 2014 - 9:19
Pesano tutti meno di 60 kg, vanno a 3' a km in una maratona e hanno una falcata che ce la sognamo (per ampiezza, leggerezza ed elasticità). Non possiamo paragonarci a loro. Qualunque tecnico ti direbbe che non si deve atterrare col tallone, altrimenti alla lunga la schiena ne risente. E per farlo basta avere il busto, pur con schiena dritta, leggermente inclinato in avanti, anche solo di pochi gradi. Che è poi come lo tengono tutti quelli di cui sopra. In questo modo è l'inerzia a spingerti in avanti e facilita l'atterraggio col mesopiede.
Da lucaliffo il Ven 12 Dic 2014 - 14:35
Io sono un tecnico, e tu?
"qualunque tecnico"... tu quanti ne conosci?
se vuoi ti faccio rispondere QUI da tecnici iaaf 5° livello (il massimo).
vedi... tu puoi atterrare come ti pare, ma io intervengo quando dite alla gente frasiassolutiste tipo "è molto importante atterrare con il meso avampiede" o "non si deve atterrare col tallone" perchè potete fare loro del male, oltre a essere frasi errate scientificamente.
Da uryens76 il Ven 12 Dic 2014 - 14:52
Non mi riferivo tanto agli allenatori, quanto a ortopedici, posturologi, fisioterapisti e medici. NESSUNO dei diversi che ho sentito (gente che ha tra i pazienti anche diversi atleti, mica dei tapascioni come me) mi ha MAI detto una cosa diversa. Ho letto testi e sentito opinioni di podisti più preparati ed esperti di me, e di tecnici italiani e stranieri, e tutti insegnano che non bisogna mai atterrare PRIMA col tallone (non che il tallone non debba toccare terra). Ma io, ripeto, sono solo un tapascione.
Preciso però una cosa: io non dico mai frasi "assolutiste" (che sono, un dittatore??), nè esprimo posizioni "assolute". Sono sempre e SOLO la mia opinione, anche se non lo sottolineo tutte le volte (per la fretta). Puoi spulciare il forum, e noterai che a parte tifare, complimentarmi per le imprese di tizio o caio, non elargisco consigli a nessuno. Figurarsi "alla gente". In questo caso Pablo non è "la gente": lo conosco perchè corriamo assieme almeno una volta a settimana da 2 anni, e questo è il solo motivo per cui mi son permesso di dire la mia. Tutto qui. Eviterò in futuro ulteriori commenti, se possono nuocere alla salute di chiunque.
Da lucaliffo il Sab 13 Dic 2014 - 2:17
ok tranquillo, riporti cose dette da altri.
"non bisogna mai atterrare PRIMA col tallone"... questa è una posizione assolutista (detta da altri).
ebbene è SBAGLIATA.
in generale, la meccanica di corsa è RELATIVA:
- a seconda dei diversi soggetti
- per lo stesso soggetto a seconda delle diverse velocità a cui corre.
più si va veloci e più l'appoggio del piede si anteriorizza, più si va lenti e più si posteriorizza.
questo perchè atterrando di meso-avampiede l'appoggio è più rapido (ma più dispendioso energeticamente), atterrando di tallone è più lento (ma più economico energeticamente).
ecco perchè i maratoneti, elite o tapascioni non importa, nell'85% dei casi tallonano. in mezzamaratona il 75% tallona. nei 10km il 35% tallona... negli 800 quasi nessuno tallona... nei 200 nessuno tallona.
questo in gara.
in allenamento, quando si corre più lento che in gara, tallonano anche quelli che in gara non tallonano.
tutti quelli che hai nominato, medici, ortopedici, allenatori, se non sanno ste cose ignorano la realtà, se la conoscono eppure continuano a sostenere la teoria sbagliata, hanno dei problemi. o interessi economici (certe industrie scarpare).
e ci vuole veramente tanta ma tanta faccia tosta per sostenere che i migliori fondisti del mondo e i loro allenatori "sbagliano".
digli pure che al recente convegno internazionale IFAC (allenatori iaaf 5° livello... io non c'ero ma ho tutti gli atti che le mie spie mi hanno mandato) si è parlato molto di biomeccanica, ebbene della questione appoggio del piede se ne fottono altamente perchè è RISOLTA (nel modo relativista descritto sopra).
quanto agli infortuni:
- sono più probabili proprio se ci si sforza di correre in un certo modo mentre non viene naturale
- appoggiando meso-avam aumentano gli infortuni a polpacci, tendini d'achille, fasce plantari e femorali.
so bene che molti allenatori itaGliani stanno in fissa col meso-avampiede... infatti battiamo tutti i record mondiali di infortuni e atleti bruciati... e nell'atletica d'elite stiamo peggio del NEPAL
detto questo, correte come vi pare... poi chi legge si fa una sua idea.
Da castoro il Sab 13 Dic 2014 - 7:06
Vorrei riportare la mia esperienza diretta (come d'altronde faccio sempre ).
Innanzitutto concordo con la questione appoggio con lucaliffo ma per motivi diversi. Per il semplice fatto che siamo per lo più amatori/tapascioni, costringerci a correre in modo innaturale la vedo comunque una forzatura anatomica che nel tempo può portare più guai che altro. Personalmente se già così con appoggio talloniero (uso questo termine solo per far capire la mia corsa) ho spesso problemi ai polpacci, figuriamo se mi metto a correre in mesopiede, stai fermo 10 mesi l'anno per infortunio ...
Ma veniamo come detto alla mia esperienza personale:
nel 2006 mi infortunai ad un piede e nel 2008 finalmente grazie ad un ortopedico con le pa@@e ne uscii ma fui costretto ad utilizzare i plantari per far sparire del tutto un'infiammazione. Da quando ripresi a correre nel 2008 con i plantari, avevo dolori ovunque in muscoli che mai avrei pensato, oltre a ginocchia, anche ecc. Dopo un paio di mesi tornai dall'ortopedico e feci presente la cosa, la sua risposta fu questa:
per 35 anni hai camminato e corso con una postura e con un appoggio del piede, ora con i plantari tutto questo è stravolto, quindi è normale che il tuo corpo difficilmente a questa età possa adattarsi a questa nuova situazione, il plantare correttivo si usa in tenera età e al massimo in adolescenza per correggere, ma alla tua età cosa vuoi ormai correggere ?
Allora chiesi se potevo utilizzare le scarpe senza plantari nella corsa e usarli solo nella camminata quotidiana e lui mi ha risposto di provare a verificare se il dolore al piede in questo modo non c'era.
Ebbene, da allora ho tolto i plantari nella corsa e dopo alcuni mesi anche nelle scarpe da passeggio e sono tornato a correre senza + dolori alle ginocchia, alle anche e a muscoli delle gambe se non dopo moltissimi km (cosa normale dopo una maratona o una 50km), ma classici dolori appunto dovuti alla distanza che poi sparivano dopo alcuni giorni
Da loris il Sab 13 Dic 2014 - 10:05
Anche io in passato mi ero fatto prendere da certe menate sull'appoggio del piede e su come modificare la corsa per correre meglio ma ho sempre avuto problemi.
Adesso sono convinto che ognuno abbia un suo modo di correre che, magari, si può migliorare con andature ed esercizi vari ma di sicuro non si può stravolgere per non andare incontro a problemi.
Da lucaliffo il Sab 13 Dic 2014 - 11:49
a me invece un plantare finalmente ben fatto pare mi abbia risolto (sgratt sgratt ) i problemi che ho da sempre alla gamba dx e che causarono l'abbandono dell'attività agonistica a soli 19 anni. per la prima volta da allora è da 14 mesi che corro senza problemi (solo 2 contratturine che m'hanno fermato 1 settimana, ma neanche le classifico "infortuni", essendo abituato a ben altro).
ma non è che il plantare mi abbia modificato la meccanica... semplicemente mi sostiene a dovere l'arco plantare.
il mio problema è acquisito, frutto di una distorsione al ginocchio subita sciando che mi ha allentato il legamento mediale e quindi causato valgismo del ginocchio e iperpronazione della caviglia, solo alla gamba dx.
2 anni fa la cosa s'è aggravata ed è apparsa una sublussazione della tibia che interviene a certi angoli di flessione del ginocchio... per questo scherzando dico spesso che ho una tibia legata con lo scotch
in futuro questo porterà a abominevoli consunzioni cartilaginee ma per ora corro.
comunque questo era per dire che quando ci sono problemi anatomici e posturali acquisiti un buon plantare può essere utile. da vedere caso a caso.
Da chippz il Sab 13 Dic 2014 - 12:09
A proposito di appoggio. Io ho sempre corso di "tallone". Persino quando uso le chiodate appoggio di tallone, quindi figuriamoci con le mie belle A3 con rinforzo per pronazione eccessiva (ci sarebbe un capitolo intero da raccontare).
Di avampiede riesco a fare il primo passo di corsa quando devo fare una curva stretta. Già gli allunghi con chiodate mi risultano difficili da fare di avampiede.
Ho provato diverse volte a correre di avampiede, ma sempre con scarsi risultati: fatica enorme che mi faceva tornare al classico appoggio già dopo due minuti.
Però, per ben due giorni consecutivi, ho provato a correre esclusivamente di avampiede con le A3. Prima uscita: 30 minuti di lento corsi allo stesso ritmo che con tallone, facendo però metà fatica! Seconda uscita: 40 minuti di lento con ritmi più lenti del normale e fatica uguale al solito.
Poi ho avuto quattro giorni di DOMS ai "polpacci". Gli stessi dolori di DOMS che ottenni anni fa facendo 15 minuti consecutivi di salto della corda, senza fermarmi mai.
Poi ho letto qualche post di Luc e ho capito di aver sbagliato tutto. Il migliore appoggio è quello naturale.
Da lucaliffo il Sab 13 Dic 2014 - 13:42
io penso che una modifica dell'appoggio può essere tentata coi seguenti se e ma:
- ci vogliono anni
- la cosa si deve perseguire indirettamente
- si fa SE E SOLO SE la cosa è comprovatamente utile.
comprovatamente! del tipo che mi voglio specializzare negli 800-1500.
ne ho avuti un paio di serial tallonators che volevano fare gli 800, col primo ci sono riuscito a modificare l'appoggio in 2 anni... col secondo nisba (tornò su distanze maggiori).
ma anche in questi casi parliamo di appoggio di mesopiede in gara o in allenamenti veloci, non in ogni corsa!
poggiare di mesopiede nella cl non se ne parla proprio. inutile, rischioso, antieconomico.
Da Pablo il Sab 13 Dic 2014 - 13:54
Ah però, che cosa ho sollevato!!!!!!
Quindi, raddrizzando la schiena che vantaggi otterrei in soldoni determinato che la mia corsa è strutturata cosi?
Pablo
Da castoro il Sab 13 Dic 2014 - 16:22
è chiaro lucaliffo, infatti ho parlato di "esperienza personale", i miei plantari non erano correttivi, ma dovevano evitare l'appoggio di una parte del piede infiammata, come hai giustamente detto tu dipende sempre da caso a caso.
Io provengo dal mezzofondo (800/1500) in gioventù e anche con le chiodate correvo di tallone tranne la volta degli ultimi 80mt che correvo in modo del tutto naturale senza quasi mai poggiarlo
Da lucaliffo il Sab 13 Dic 2014 - 16:25
pablo,
guarda... una lieve inclinazione è normale, ma la tua m'è sembrata eccessiva.
e poi mi pare d'aver capito che tale inclinazione la ricerchi apposta, per l'aerodinamica (???) e per costringerti ad atterrare d'avampiede, o ho capito male?
hai mai sofferto infortuni?
Da Pablo il Sab 13 Dic 2014 - 17:01
Breve cronostoria:
provengo da anni di dilettantismo di calcio, dove il modo di correre specie nel ruolo di ala sinistra era nel mio caso rivolto a guardare i piedi con il pallone il più possibile attaccato, da qui la reclinazione in avanti.
Quando due anni fa intrapresi la corsa come sport, mi preoccupai in primis di regolarizzare la postura ed infatti sistemai con due plantari, uno correttivo sul dx ed uno neutro sul sx, il mio asse anche per il fatto che ho due mezzi di sintesi su tibia e perone destri.
Sul discorso dell'aerodinamica era un mio pensiero da calciatore ovvero leggermente curvo ottenevo rapidità di gambe proprio perchè naturalmente correvo appunto di meso avampiede, tutto qui.
Per il discorso infortuni tranne acciacchetti solitamente spariti in breve tempo direi proprio di no:
ricordo all'inizio dell'attività sulle tre uscite settimanali un problemino ai solei, uno stiramento ai quadricipiti in una discesa e solo nella maratona di Firenze che affrontavo per la prima volta crampi ai polpacci al 32 che non ho mai saputo cosa fossero fino ad allora.
Del resto, 177 cm 71 kg di peso e 44 anni proprio oggi assieme ai 1000 messaggi qui sul forum.
Da lucaliffo il Sab 13 Dic 2014 - 17:31
mizzega che coincidenza astrale, auguri!
la rapidità in posizione raccolta/inclinata dà benefici per l'accelerazione (i velocisti accelerano "raccolti"), ma è perchè in quella posizione il vettore della forza è più rivolto in avanti, ed è questo che serve quando parti da fermo o quando devi repentinamente aumentare la velocità. quindi non serve per l'aerodinamica.
ma una volta raggiunta la velocità di crociera non devi accelerare più, quindi la posizione raccolta non serve più, il vettore in avanti è già mantenuto dalla forza d'inerzia.
comunque se sei abituato così e ti ci trovi bene, continua così.
Da lucaliffoil Dom 14 Dic 2014 - 18:01
quella che ha vinto il cross europeo oggi, gemma steel. lo dice il nome: postura d'acciaio
non mi pare molto inclinata...
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Da castoro il Dom 14 Dic 2014 - 18:58
Michael Johnson addirittura correva con le spalle indietro ...
Da castoro il Dom 14 Dic 2014 - 19:02
e anche the king usain in rettilineo corre molto dritto:
Da lucaliffo il Dom 14 Dic 2014 - 20:55
è la "nuova meccanica" seguita dalla scuola migliore che c'è oggi, quella anglosassone (usa, gb, caraibi, australia, nuova zelanda, anche africa):
- tronco quasi verticale, che agevola una meccanica "anteriore", ginocchia che si sollevano più agevolmente
- mani alte (nello sprint fino agli occhi e dita distese)
- angolo al gomito chiuso
- gomiti che si tengono vicini al tronco
- avambracci che non si perdono avanti
e ini italia ancora ci perdiamo in quisquilie come l'appoggio del piede...
Da simone03031986 il Dom 14 Dic 2014 - 20:58
Johnson mi piaceva un sacco, che mito...
Da lucaliffo il Dom 14 Dic 2014 - 21:03
osservate la posizione delle braccia-mani nell'atleta italiana e nella sanya richards
Da simone03031986 il Dom 14 Dic 2014 - 21:06
Mi sono appena guardato il video di Johnson di qualche post fa e al minuto 2:37 si può notare un'altra grande caratteristica tecnica propria solo dei grandi campioni. Parlo del fatto che riescono a mantenere la distanza del bacino sempre uguale rispetto alla superfice dove corrono. Fantastico....
Da simone03031986 il Dom 14 Dic 2014 - 21:10
Io non riesco a visualizzare quelle della Richards, però quelle dell'italiana sembrano perdersi come se non avesse forza e cedessero all'inerzia...
Da lucaliffo il Dom 14 Dic 2014 - 21:16
avambraccio verticale!
Da lucaliffo il Dom 14 Dic 2014 - 21:24
a benede'... le tiramo su ste mani???
Da chippz il Dom 14 Dic 2014 - 21:27
Mi è sorto un dubbio. Se anche sotto questi aspetti l'italia perde, deduco quindi che anche gli allenatori non sono aggiornatissimi con i tempi (se non lo sono per la forza, le "trasformazioni", non lo saranno anche per la postura). Quindi: quali sono i migliori esercizi per migliorare la propria postura (a parte sviluppare forza e tanto core)?
Qualsiasi risposta sia, come si fa a migliorare se però vengono insegnate in modo sbagliato?
Dalucaliffo il Dom 14 Dic 2014 - 21:36
con un mio collaboratore che ha i programmi adatti, analizzammo la meccanica di rudisha fotogramma per fotogramma, sobbalza appena di 2 cm.
per sobbalzare poco bisogna avere le anche molto sciolte, bisogna sculettare... si consiglia di andare a ballare la salsa o la lambada
gli italiani non curano la forza "sopra". ti insegnano proprio che corrono solo le gambe... e che gli avambracci vanno tenuti bassi e spinti in avanti... niente di più sbagliato.
anche nel fondo si applica la nuova meccanica, ovviamente in modo meno accentuato che nella velocità. dibaba:
Da Ericradis il Dom 14 Dic 2014 - 22:07
Come fa ad avanzare velocemente una gamba se non c'è un movimento del braccio che controbilancia... mi sembra elementare
Da simone03031986 il Dom 14 Dic 2014 - 22:17
Guardavo Bolt, tecnicamente sembra però che abbia una briciola in meno rispetto agli altri nonostante le prestazioni mostruose: si muove molto a dx e sx e sembra quasi che zoppichi, sembra una dismetria ad una delle gambe...
Da lucaliffo il Dom 14 Dic 2014 - 23:41
simone,
vero, bolt non è affatto perfetto.
eric,
dire controbilancia è poco, le braccia spingono proprio. dirò di più: l'impulso del cervello arriva prima alle braccia che alle gambe:
https://www.youtube.com/watch?v=KCguyboUIHg
chippz,
sì, aspetta che ti faccio un bel trattato dettagliato sugli esercizi per la postura, e aggratise
a parte che ognuno ha i suoi problemi posturali e quindi i suoi esercizi...
Il tutto iniziò con questo messaggio di Pablo:
Da Pablo il Gio 11 Dic 2014 - 20:29
Oggi allenamento in pista,
innanzitutto metto in atto la cura Lucaliffo correggendo la postura raddrizzando la schiena:
migliora la respirazione ma mi accorgo che atterro non più di meso-avampiede ma leggermente più arretrato.
Mi invento poi un progressivo da 8 km dove parto ai 5 per terminare ai 4;
senza un'obbiettivo e senza le tabelle di Orlando vado a tastoni ma l'importante al momento è il mantenimento.
http://connect.garmin.com/modern/activity/649171580
Pablo
a cui ha risposto:
Da uryens76 il Ven 12 Dic 2014 - 8:17
Solo una cosa: la schiena non deve essere incurvata, ok (ma non mi pareva tu la tenessi curva, mai), ma il busto deve essere leggermente in avanti. Ed è molto importante atterrare con il meso avampiede, e non con la parte posteriore del piede!!!
Ora di seguito riporterò i vari commenti successivi in modo da non perderne nessuno
Da lucaliffo il Ven 12 Dic 2014 - 9:10
kiprotich
http://www.redpepper.co.ug/wp-content/uploads/2014/02/Kirui.jpg
makau + kipsang
http://i5.eurosport.com/2010/09/26/644778-9970313-640-360.jpg
kimetto
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abshero
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kebede
https://c1.staticflickr.com/7/6102/6319479824_356e80b480_z.jpg
kiprop
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feleke
http://lapatriaenlinea.com/fotos/10_2010/45200_1_18.jpg
shiferaw
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wanjiru
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gharib
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lel
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geoffrey mutai
http://www.letsrun.com/photos/2010/rakhalf0219/images/Mutai_Geoffrey1a-RAK10.JPG
cheruyot
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kibet
http://media.nu.nl/m/m1ezn95a5umq.jpg
Da uryens76 il Ven 12 Dic 2014 - 9:19
Pesano tutti meno di 60 kg, vanno a 3' a km in una maratona e hanno una falcata che ce la sognamo (per ampiezza, leggerezza ed elasticità). Non possiamo paragonarci a loro. Qualunque tecnico ti direbbe che non si deve atterrare col tallone, altrimenti alla lunga la schiena ne risente. E per farlo basta avere il busto, pur con schiena dritta, leggermente inclinato in avanti, anche solo di pochi gradi. Che è poi come lo tengono tutti quelli di cui sopra. In questo modo è l'inerzia a spingerti in avanti e facilita l'atterraggio col mesopiede.
Da lucaliffo il Ven 12 Dic 2014 - 14:35
Io sono un tecnico, e tu?
"qualunque tecnico"... tu quanti ne conosci?
se vuoi ti faccio rispondere QUI da tecnici iaaf 5° livello (il massimo).
vedi... tu puoi atterrare come ti pare, ma io intervengo quando dite alla gente frasiassolutiste tipo "è molto importante atterrare con il meso avampiede" o "non si deve atterrare col tallone" perchè potete fare loro del male, oltre a essere frasi errate scientificamente.
Da uryens76 il Ven 12 Dic 2014 - 14:52
Non mi riferivo tanto agli allenatori, quanto a ortopedici, posturologi, fisioterapisti e medici. NESSUNO dei diversi che ho sentito (gente che ha tra i pazienti anche diversi atleti, mica dei tapascioni come me) mi ha MAI detto una cosa diversa. Ho letto testi e sentito opinioni di podisti più preparati ed esperti di me, e di tecnici italiani e stranieri, e tutti insegnano che non bisogna mai atterrare PRIMA col tallone (non che il tallone non debba toccare terra). Ma io, ripeto, sono solo un tapascione.
Preciso però una cosa: io non dico mai frasi "assolutiste" (che sono, un dittatore??), nè esprimo posizioni "assolute". Sono sempre e SOLO la mia opinione, anche se non lo sottolineo tutte le volte (per la fretta). Puoi spulciare il forum, e noterai che a parte tifare, complimentarmi per le imprese di tizio o caio, non elargisco consigli a nessuno. Figurarsi "alla gente". In questo caso Pablo non è "la gente": lo conosco perchè corriamo assieme almeno una volta a settimana da 2 anni, e questo è il solo motivo per cui mi son permesso di dire la mia. Tutto qui. Eviterò in futuro ulteriori commenti, se possono nuocere alla salute di chiunque.
Da lucaliffo il Sab 13 Dic 2014 - 2:17
ok tranquillo, riporti cose dette da altri.
"non bisogna mai atterrare PRIMA col tallone"... questa è una posizione assolutista (detta da altri).
ebbene è SBAGLIATA.
in generale, la meccanica di corsa è RELATIVA:
- a seconda dei diversi soggetti
- per lo stesso soggetto a seconda delle diverse velocità a cui corre.
più si va veloci e più l'appoggio del piede si anteriorizza, più si va lenti e più si posteriorizza.
questo perchè atterrando di meso-avampiede l'appoggio è più rapido (ma più dispendioso energeticamente), atterrando di tallone è più lento (ma più economico energeticamente).
ecco perchè i maratoneti, elite o tapascioni non importa, nell'85% dei casi tallonano. in mezzamaratona il 75% tallona. nei 10km il 35% tallona... negli 800 quasi nessuno tallona... nei 200 nessuno tallona.
questo in gara.
in allenamento, quando si corre più lento che in gara, tallonano anche quelli che in gara non tallonano.
tutti quelli che hai nominato, medici, ortopedici, allenatori, se non sanno ste cose ignorano la realtà, se la conoscono eppure continuano a sostenere la teoria sbagliata, hanno dei problemi. o interessi economici (certe industrie scarpare).
e ci vuole veramente tanta ma tanta faccia tosta per sostenere che i migliori fondisti del mondo e i loro allenatori "sbagliano".
digli pure che al recente convegno internazionale IFAC (allenatori iaaf 5° livello... io non c'ero ma ho tutti gli atti che le mie spie mi hanno mandato) si è parlato molto di biomeccanica, ebbene della questione appoggio del piede se ne fottono altamente perchè è RISOLTA (nel modo relativista descritto sopra).
quanto agli infortuni:
- sono più probabili proprio se ci si sforza di correre in un certo modo mentre non viene naturale
- appoggiando meso-avam aumentano gli infortuni a polpacci, tendini d'achille, fasce plantari e femorali.
so bene che molti allenatori itaGliani stanno in fissa col meso-avampiede... infatti battiamo tutti i record mondiali di infortuni e atleti bruciati... e nell'atletica d'elite stiamo peggio del NEPAL
detto questo, correte come vi pare... poi chi legge si fa una sua idea.
Da castoro il Sab 13 Dic 2014 - 7:06
Vorrei riportare la mia esperienza diretta (come d'altronde faccio sempre ).
Innanzitutto concordo con la questione appoggio con lucaliffo ma per motivi diversi. Per il semplice fatto che siamo per lo più amatori/tapascioni, costringerci a correre in modo innaturale la vedo comunque una forzatura anatomica che nel tempo può portare più guai che altro. Personalmente se già così con appoggio talloniero (uso questo termine solo per far capire la mia corsa) ho spesso problemi ai polpacci, figuriamo se mi metto a correre in mesopiede, stai fermo 10 mesi l'anno per infortunio ...
Ma veniamo come detto alla mia esperienza personale:
nel 2006 mi infortunai ad un piede e nel 2008 finalmente grazie ad un ortopedico con le pa@@e ne uscii ma fui costretto ad utilizzare i plantari per far sparire del tutto un'infiammazione. Da quando ripresi a correre nel 2008 con i plantari, avevo dolori ovunque in muscoli che mai avrei pensato, oltre a ginocchia, anche ecc. Dopo un paio di mesi tornai dall'ortopedico e feci presente la cosa, la sua risposta fu questa:
per 35 anni hai camminato e corso con una postura e con un appoggio del piede, ora con i plantari tutto questo è stravolto, quindi è normale che il tuo corpo difficilmente a questa età possa adattarsi a questa nuova situazione, il plantare correttivo si usa in tenera età e al massimo in adolescenza per correggere, ma alla tua età cosa vuoi ormai correggere ?
Allora chiesi se potevo utilizzare le scarpe senza plantari nella corsa e usarli solo nella camminata quotidiana e lui mi ha risposto di provare a verificare se il dolore al piede in questo modo non c'era.
Ebbene, da allora ho tolto i plantari nella corsa e dopo alcuni mesi anche nelle scarpe da passeggio e sono tornato a correre senza + dolori alle ginocchia, alle anche e a muscoli delle gambe se non dopo moltissimi km (cosa normale dopo una maratona o una 50km), ma classici dolori appunto dovuti alla distanza che poi sparivano dopo alcuni giorni
Da loris il Sab 13 Dic 2014 - 10:05
Anche io in passato mi ero fatto prendere da certe menate sull'appoggio del piede e su come modificare la corsa per correre meglio ma ho sempre avuto problemi.
Adesso sono convinto che ognuno abbia un suo modo di correre che, magari, si può migliorare con andature ed esercizi vari ma di sicuro non si può stravolgere per non andare incontro a problemi.
Da lucaliffo il Sab 13 Dic 2014 - 11:49
a me invece un plantare finalmente ben fatto pare mi abbia risolto (sgratt sgratt ) i problemi che ho da sempre alla gamba dx e che causarono l'abbandono dell'attività agonistica a soli 19 anni. per la prima volta da allora è da 14 mesi che corro senza problemi (solo 2 contratturine che m'hanno fermato 1 settimana, ma neanche le classifico "infortuni", essendo abituato a ben altro).
ma non è che il plantare mi abbia modificato la meccanica... semplicemente mi sostiene a dovere l'arco plantare.
il mio problema è acquisito, frutto di una distorsione al ginocchio subita sciando che mi ha allentato il legamento mediale e quindi causato valgismo del ginocchio e iperpronazione della caviglia, solo alla gamba dx.
2 anni fa la cosa s'è aggravata ed è apparsa una sublussazione della tibia che interviene a certi angoli di flessione del ginocchio... per questo scherzando dico spesso che ho una tibia legata con lo scotch
in futuro questo porterà a abominevoli consunzioni cartilaginee ma per ora corro.
comunque questo era per dire che quando ci sono problemi anatomici e posturali acquisiti un buon plantare può essere utile. da vedere caso a caso.
Da chippz il Sab 13 Dic 2014 - 12:09
A proposito di appoggio. Io ho sempre corso di "tallone". Persino quando uso le chiodate appoggio di tallone, quindi figuriamoci con le mie belle A3 con rinforzo per pronazione eccessiva (ci sarebbe un capitolo intero da raccontare).
Di avampiede riesco a fare il primo passo di corsa quando devo fare una curva stretta. Già gli allunghi con chiodate mi risultano difficili da fare di avampiede.
Ho provato diverse volte a correre di avampiede, ma sempre con scarsi risultati: fatica enorme che mi faceva tornare al classico appoggio già dopo due minuti.
Però, per ben due giorni consecutivi, ho provato a correre esclusivamente di avampiede con le A3. Prima uscita: 30 minuti di lento corsi allo stesso ritmo che con tallone, facendo però metà fatica! Seconda uscita: 40 minuti di lento con ritmi più lenti del normale e fatica uguale al solito.
Poi ho avuto quattro giorni di DOMS ai "polpacci". Gli stessi dolori di DOMS che ottenni anni fa facendo 15 minuti consecutivi di salto della corda, senza fermarmi mai.
Poi ho letto qualche post di Luc e ho capito di aver sbagliato tutto. Il migliore appoggio è quello naturale.
Da lucaliffo il Sab 13 Dic 2014 - 13:42
io penso che una modifica dell'appoggio può essere tentata coi seguenti se e ma:
- ci vogliono anni
- la cosa si deve perseguire indirettamente
- si fa SE E SOLO SE la cosa è comprovatamente utile.
comprovatamente! del tipo che mi voglio specializzare negli 800-1500.
ne ho avuti un paio di serial tallonators che volevano fare gli 800, col primo ci sono riuscito a modificare l'appoggio in 2 anni... col secondo nisba (tornò su distanze maggiori).
ma anche in questi casi parliamo di appoggio di mesopiede in gara o in allenamenti veloci, non in ogni corsa!
poggiare di mesopiede nella cl non se ne parla proprio. inutile, rischioso, antieconomico.
Da Pablo il Sab 13 Dic 2014 - 13:54
Ah però, che cosa ho sollevato!!!!!!
Quindi, raddrizzando la schiena che vantaggi otterrei in soldoni determinato che la mia corsa è strutturata cosi?
Pablo
Da castoro il Sab 13 Dic 2014 - 16:22
è chiaro lucaliffo, infatti ho parlato di "esperienza personale", i miei plantari non erano correttivi, ma dovevano evitare l'appoggio di una parte del piede infiammata, come hai giustamente detto tu dipende sempre da caso a caso.
Io provengo dal mezzofondo (800/1500) in gioventù e anche con le chiodate correvo di tallone tranne la volta degli ultimi 80mt che correvo in modo del tutto naturale senza quasi mai poggiarlo
Da lucaliffo il Sab 13 Dic 2014 - 16:25
pablo,
guarda... una lieve inclinazione è normale, ma la tua m'è sembrata eccessiva.
e poi mi pare d'aver capito che tale inclinazione la ricerchi apposta, per l'aerodinamica (???) e per costringerti ad atterrare d'avampiede, o ho capito male?
hai mai sofferto infortuni?
Da Pablo il Sab 13 Dic 2014 - 17:01
Breve cronostoria:
provengo da anni di dilettantismo di calcio, dove il modo di correre specie nel ruolo di ala sinistra era nel mio caso rivolto a guardare i piedi con il pallone il più possibile attaccato, da qui la reclinazione in avanti.
Quando due anni fa intrapresi la corsa come sport, mi preoccupai in primis di regolarizzare la postura ed infatti sistemai con due plantari, uno correttivo sul dx ed uno neutro sul sx, il mio asse anche per il fatto che ho due mezzi di sintesi su tibia e perone destri.
Sul discorso dell'aerodinamica era un mio pensiero da calciatore ovvero leggermente curvo ottenevo rapidità di gambe proprio perchè naturalmente correvo appunto di meso avampiede, tutto qui.
Per il discorso infortuni tranne acciacchetti solitamente spariti in breve tempo direi proprio di no:
ricordo all'inizio dell'attività sulle tre uscite settimanali un problemino ai solei, uno stiramento ai quadricipiti in una discesa e solo nella maratona di Firenze che affrontavo per la prima volta crampi ai polpacci al 32 che non ho mai saputo cosa fossero fino ad allora.
Del resto, 177 cm 71 kg di peso e 44 anni proprio oggi assieme ai 1000 messaggi qui sul forum.
Da lucaliffo il Sab 13 Dic 2014 - 17:31
mizzega che coincidenza astrale, auguri!
la rapidità in posizione raccolta/inclinata dà benefici per l'accelerazione (i velocisti accelerano "raccolti"), ma è perchè in quella posizione il vettore della forza è più rivolto in avanti, ed è questo che serve quando parti da fermo o quando devi repentinamente aumentare la velocità. quindi non serve per l'aerodinamica.
ma una volta raggiunta la velocità di crociera non devi accelerare più, quindi la posizione raccolta non serve più, il vettore in avanti è già mantenuto dalla forza d'inerzia.
comunque se sei abituato così e ti ci trovi bene, continua così.
Da lucaliffoil Dom 14 Dic 2014 - 18:01
quella che ha vinto il cross europeo oggi, gemma steel. lo dice il nome: postura d'acciaio
non mi pare molto inclinata...
[/size]
Da castoro il Dom 14 Dic 2014 - 18:58
Michael Johnson addirittura correva con le spalle indietro ...
Da castoro il Dom 14 Dic 2014 - 19:02
e anche the king usain in rettilineo corre molto dritto:
Da lucaliffo il Dom 14 Dic 2014 - 20:55
è la "nuova meccanica" seguita dalla scuola migliore che c'è oggi, quella anglosassone (usa, gb, caraibi, australia, nuova zelanda, anche africa):
- tronco quasi verticale, che agevola una meccanica "anteriore", ginocchia che si sollevano più agevolmente
- mani alte (nello sprint fino agli occhi e dita distese)
- angolo al gomito chiuso
- gomiti che si tengono vicini al tronco
- avambracci che non si perdono avanti
e ini italia ancora ci perdiamo in quisquilie come l'appoggio del piede...
Da simone03031986 il Dom 14 Dic 2014 - 20:58
Johnson mi piaceva un sacco, che mito...
Da lucaliffo il Dom 14 Dic 2014 - 21:03
osservate la posizione delle braccia-mani nell'atleta italiana e nella sanya richards
Da simone03031986 il Dom 14 Dic 2014 - 21:06
Mi sono appena guardato il video di Johnson di qualche post fa e al minuto 2:37 si può notare un'altra grande caratteristica tecnica propria solo dei grandi campioni. Parlo del fatto che riescono a mantenere la distanza del bacino sempre uguale rispetto alla superfice dove corrono. Fantastico....
Da simone03031986 il Dom 14 Dic 2014 - 21:10
Io non riesco a visualizzare quelle della Richards, però quelle dell'italiana sembrano perdersi come se non avesse forza e cedessero all'inerzia...
Da lucaliffo il Dom 14 Dic 2014 - 21:16
avambraccio verticale!
Da lucaliffo il Dom 14 Dic 2014 - 21:24
a benede'... le tiramo su ste mani???
Da chippz il Dom 14 Dic 2014 - 21:27
Mi è sorto un dubbio. Se anche sotto questi aspetti l'italia perde, deduco quindi che anche gli allenatori non sono aggiornatissimi con i tempi (se non lo sono per la forza, le "trasformazioni", non lo saranno anche per la postura). Quindi: quali sono i migliori esercizi per migliorare la propria postura (a parte sviluppare forza e tanto core)?
Qualsiasi risposta sia, come si fa a migliorare se però vengono insegnate in modo sbagliato?
Dalucaliffo il Dom 14 Dic 2014 - 21:36
[size=12]simone03031986 ha scritto:Mi sono appena guardato il video di Johnson di qualche post fa e al minuto 2:37 si può notare un'altra grande caratteristica tecnica propria solo dei grandi campioni. Parlo del fatto che riescono a mantenere la distanza del bacino sempre uguale rispetto alla superfice dove corrono. Fantastico....
con un mio collaboratore che ha i programmi adatti, analizzammo la meccanica di rudisha fotogramma per fotogramma, sobbalza appena di 2 cm.
per sobbalzare poco bisogna avere le anche molto sciolte, bisogna sculettare... si consiglia di andare a ballare la salsa o la lambada
gli italiani non curano la forza "sopra". ti insegnano proprio che corrono solo le gambe... e che gli avambracci vanno tenuti bassi e spinti in avanti... niente di più sbagliato.
anche nel fondo si applica la nuova meccanica, ovviamente in modo meno accentuato che nella velocità. dibaba:
Da Ericradis il Dom 14 Dic 2014 - 22:07
lucaliffo ha scritto:
gli italiani non curano la forza "sopra". ti insegnano proprio che corrono solo le gambe... e che gli avambracci vanno tenuti bassi e spinti in avanti... niente di più sbagliato.
Come fa ad avanzare velocemente una gamba se non c'è un movimento del braccio che controbilancia... mi sembra elementare
Da simone03031986 il Dom 14 Dic 2014 - 22:17
Guardavo Bolt, tecnicamente sembra però che abbia una briciola in meno rispetto agli altri nonostante le prestazioni mostruose: si muove molto a dx e sx e sembra quasi che zoppichi, sembra una dismetria ad una delle gambe...
Da lucaliffo il Dom 14 Dic 2014 - 23:41
simone,
vero, bolt non è affatto perfetto.
eric,
dire controbilancia è poco, le braccia spingono proprio. dirò di più: l'impulso del cervello arriva prima alle braccia che alle gambe:
https://www.youtube.com/watch?v=KCguyboUIHg
chippz,
sì, aspetta che ti faccio un bel trattato dettagliato sugli esercizi per la postura, e aggratise
a parte che ognuno ha i suoi problemi posturali e quindi i suoi esercizi...
Ultima modifica di castoro il Mar 16 Dic 2014, 12:46 - modificato 4 volte.
Re: Postura ed Appoggio
Lucaliffo mi crocifiggerà in sala mensa, ma...
Io penso che nelle lunghe distanze, ad andatura maratona (parlo per me, quindi lenta per molti altri) sia molto efficiente non allungare troppo la falcata.
Una volta avrei detto: appoggiando a terra non oltre il bacino
Adesso dico: appoggiando a terra dove "cade il baricentro"
Io penso che nelle lunghe distanze, ad andatura maratona (parlo per me, quindi lenta per molti altri) sia molto efficiente non allungare troppo la falcata.
Una volta avrei detto: appoggiando a terra non oltre il bacino
Adesso dico: appoggiando a terra dove "cade il baricentro"
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Re: Postura ed Appoggio
@MM
come dice Ronnie Dellafrega "Don't focus on how you are running. Just run"
come dice Ronnie Dellafrega "Don't focus on how you are running. Just run"
lore75- Corsa Lenta
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Re: Postura ed Appoggio
Magari riuscissi a focalizzarmi sulla postura.
Lì c'è solo da lavorare con un po' di esercizi per la parte alta.
Lì c'è solo da lavorare con un po' di esercizi per la parte alta.
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Re: Postura ed Appoggio
mizzega castoro!
ti stavo giustappunto per chiedere di spostare la discussione su 3d apposito!
mad,
se per "dove cade il baricentro" intendi la perpendicolare al suolo... dagli 800 in su NESSUNO atterra così.
nessuno.
ripeto nessuno.
zero virgola zero periodico
ti stavo giustappunto per chiedere di spostare la discussione su 3d apposito!
mad,
se per "dove cade il baricentro" intendi la perpendicolare al suolo... dagli 800 in su NESSUNO atterra così.
nessuno.
ripeto nessuno.
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Re: Postura ed Appoggio
@luc
Ti faccio una proposta.
Anziché andare a pezzetti e visto che adesso c'è un thread dedicato perché non ci fai, se te la senti, con un po di scritti, una bella escursione organica sull'argomento.
Senza voler produrre un tomo, ma, per quanto ne sai, almeno per fissare i principi e magari sfatare banali generalizzazioni che si tramandano sulla base di esperienze a volte molto limitate o peggio, per sentito dire.
Insomma, giusto per evitare di andare a casaccio o solo con semplici affermazioni-contrapposizioni.
Io leggerei volentieri. >simone
Ti faccio una proposta.
Anziché andare a pezzetti e visto che adesso c'è un thread dedicato perché non ci fai, se te la senti, con un po di scritti, una bella escursione organica sull'argomento.
Senza voler produrre un tomo, ma, per quanto ne sai, almeno per fissare i principi e magari sfatare banali generalizzazioni che si tramandano sulla base di esperienze a volte molto limitate o peggio, per sentito dire.
Insomma, giusto per evitare di andare a casaccio o solo con semplici affermazioni-contrapposizioni.
Io leggerei volentieri. >simone
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Re: Postura ed Appoggio
Intanto, in pasto alla comunita' un bel video
https://www.youtube.com/watch?v=MFxPlUKrZPQ
Notare la bellezza estetica del gesto della Flanagan
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Re: Postura ed Appoggio
Si Luc, in effetti ho scritto così, ma in modo improprio.
Diciamo che intendo quel punto dove arriva la "risultante" dei vettori accelerazione in avanti e accelerazione di gravità.
Quindi un po' più avanti del baricentro (su cui si applica solo la l'accelerazione di gravità), ma mica tanto se si va piano e si "spinge" poco (come il sottoscritto).
Ho guardato il video di Lore, io corro più tipo la Goucher, che la Flanagan.
,
Diciamo che intendo quel punto dove arriva la "risultante" dei vettori accelerazione in avanti e accelerazione di gravità.
Quindi un po' più avanti del baricentro (su cui si applica solo la l'accelerazione di gravità), ma mica tanto se si va piano e si "spinge" poco (come il sottoscritto).
Ho guardato il video di Lore, io corro più tipo la Goucher, che la Flanagan.
,
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Re: Postura ed Appoggio
mad,
"intendo quel punto dove arriva la "risultante" dei vettori accelerazione in avanti e accelerazione di gravità."
anche qui... ognuno intende quello che gli pare... mi pare che i minimalisti non intendono questo, sono più netti... al paese mio SOTTO significa sotto, non 30cm avanti e angolo di 30°.
simpep,
boh, a me la conoscenza a pezzetti, in progress e per contrapposizioni dialettiche piace, ed è anche comoda
articoloni completi e precisi costano tanto lavoro, e chi me paga?
"intendo quel punto dove arriva la "risultante" dei vettori accelerazione in avanti e accelerazione di gravità."
anche qui... ognuno intende quello che gli pare... mi pare che i minimalisti non intendono questo, sono più netti... al paese mio SOTTO significa sotto, non 30cm avanti e angolo di 30°.
simpep,
boh, a me la conoscenza a pezzetti, in progress e per contrapposizioni dialettiche piace, ed è anche comoda
articoloni completi e precisi costano tanto lavoro, e chi me paga?
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Re: Postura ed Appoggio
@MM
beh, atterrare "well in front of C(enter of) G(ravity)" assomiglia piu' all'atterraggio del salto in lungo che alla corsa.
Ovvero "forzare" l'overstride
Nello stesso canale vedi il video "gazzelle vs glider"
beh, atterrare "well in front of C(enter of) G(ravity)" assomiglia piu' all'atterraggio del salto in lungo che alla corsa.
Ovvero "forzare" l'overstride
Nello stesso canale vedi il video "gazzelle vs glider"
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Re: Postura ed Appoggio
lucaliffo ha scritto:simpep, boh, a me la conoscenza a pezzetti, in progress e per contrapposizioni dialettiche piace, ed è anche comoda
articoloni completi e precisi costano tanto lavoro, e chi me paga?
Come vuoi. Se pensi sia un lavoro troppo oneroso e che non ripaga allora lascia perdere.
Comunque io non intendevo un articolone, ma le linee guida del problema, cioè la sua focalizzazione, il pensiero dominante intorno al discorso dell'appoggio e magari qualche falsa credenza che non ha rilevanza statistica.
Sarebbe una base comune di discussione dalla quale fare, se nascesse altro interesse, ulteriori approfondimenti.
Rispetto alla conoscenza a pezzetti, io preferisco leggere in modo più strutturato e anche spiegare (nei campi di mia conoscenza) in modo più didattico.
Ma va bene anche così.
Vedi tu !
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Re: Postura ed Appoggio
loris ha scritto:luc sempre ai soldi pensi!
calunnia!
penso anche alla f... quella cosa là
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Re: Postura ed Appoggio
Non sei il solo. Chi non pensa anche alla fama !
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Re: Postura ed Appoggio
dico la mia senza pretese..primo..w la patata....
poi...la postura è importante a livello amatoriale quando si corre in modo vistosamente errato che porta a problemi vari..altrimenti è difficile molto cambiare la postura a runner di 40anni ognuno ha la sua..tutti gli esempi di luc mostrano come atleti di livello hanno posture e corse diverse..alcuni fenomeni addirittura corrono malissimo..ma a loro rende..se non erro hai tempi di Michael Johnson brutto a vedersi e diverso dagli altri..si facevano studi sul suo stile ipotizzando fosse quello giusto.
poi...la postura è importante a livello amatoriale quando si corre in modo vistosamente errato che porta a problemi vari..altrimenti è difficile molto cambiare la postura a runner di 40anni ognuno ha la sua..tutti gli esempi di luc mostrano come atleti di livello hanno posture e corse diverse..alcuni fenomeni addirittura corrono malissimo..ma a loro rende..se non erro hai tempi di Michael Johnson brutto a vedersi e diverso dagli altri..si facevano studi sul suo stile ipotizzando fosse quello giusto.
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Re: Postura ed Appoggio
atterraggio sotto il bacino?
asbel kiprop:
rupp in allenamento
i 2 bekele in allenamento (e che tallonate rega'!)
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Re: Postura ed Appoggio
@luc
Certo che si può dire tutto agli atleti di queste foto tranne che abbiano un elegante appoggio di avampiede.
Meno male. Anche io corro così !!!
Certo che si può dire tutto agli atleti di queste foto tranne che abbiano un elegante appoggio di avampiede.
Meno male. Anche io corro così !!!
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Re: Postura ed Appoggio
il cappello rovina l'aerodinamica!
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