Una dedica

Questa la dedico a tutte le donne intelligenti
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Anche se non era pratica del lago, la moglie decide di uscire in barca.
Accende il motore e si spinge ad una piccola distanza dalla sponda;
spegne, butta l'ancora e si mette a leggere un libro.
Subito dopo arriva in barca una guardia forestale. Si avvicina e le dice:
- Buongiorno, signora, cosa sta facendo ?
- Sto leggendo un libro, risponde lei.
- Lei si trova in una zona di pesca vietata, aggiunse la guardia.
- Mi dispiace, agente,  ma io non sto pescando. Sto leggendo.
- Si , ma ha tutta l'attrezzatura. Per quanto ne so, potrebbe cominciare ad usarla in qualsiasi momento. Devo portarla con me e fare rapporto.
- Se lo fa, agente, dovrò denunciarla per molestie sessuali, dice la donna.
- Ma se non l'ho neppure toccata! ribatte la guardia.
- Questo è vero ma possiede tutta l'attrezzatura e per quanto ne so potrebbe cominciare ad usarla in qualsiasi momento.
- Le auguro buona giornata, signora, e la guardia se ne va.

>sim

Simpatico Simpep,

ottimo l'apologo sull'arguzia delle donne e sull'arroganza (tanto peggiore se in divisa) di certi uomini.
Mandacene ancora.

P.S.  Ti firmi “Sim”. Lo noto perché, casualmente, sto ora leggendo una autobiografia di Georges Simenon il quale, appunto, firmava tante sue opere con lo pseudonimo “Sim”.
Sarai mica anche tu un appassionato    del “Commissario Maigret” ?

zivago ha scritto:. . . P.S.  Ti firmi “Sim”. Lo noto perché, casualmente, sto ora leggendo . . . .

E' solo il modo contratto che usano molti miei amici per non enunciare tutto il nome "Simone".

troppo forte questa

ahahaha bella

Ragà, fate qualche dedica anche voi !

Dedico il mio PB, Peggior Best fatto oggi sui 10 km (64 minuti) ad un mio amico che ancora non riesce a smettere di fumare.

Questa canzone la dedico a un mio simpaticissimo amico agricoltore, ma anche a tutti quelli del mestiere  

Canzoncina e video molto simpatici!

Ascoltando e guardando mi è tornato in mente un LP degli inizi anni '70, che ho ascoltato fino a consumarlo. Si trattava di: "Il nostro caro angelo" - Lucio battisti.
Nel disco un paio di canzoni trattavano proprio di campagna.
Vi propogo i link:
https://www.youtube.com/watch?v=0tzMGpp9ZUA
https://www.youtube.com/watch?v=pXu8xzHmIuw

Le dedico a quei cittadini che pensano che il latte sia fabbricato nei supermarket.
Ciao a tutti.

Prosegue la moria di uomini donne e bambini che disperatamente cercano di attraversare il Mediterraneo per cercare pace e pane.
A loro dedico queste strofe di canzone:

"Sono nato e ho lavorato in ogni paese
e ho difeso con fatica la mia dignità
Sono nato e sono morto in ogni paese
e ho camminato in ogni strada del mondo che vedi.

Mio fratello che guardi il mondo
e il mondo non somiglia a te
mio fratello che guardi il cielo
e il cielo non ti guarda.

Se c'è una strada sotto il mare
prima o poi ci troverà
se non c'è strada dentro al cuore degli altri
prima o poi si traccerà."

da: “Mio fratello che guardi il mondo” di Ivano Fossati

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Dedico poi quest'altra a tutte quelle persone che, più o meno consapevolmente, per calcolo, per paura oppure ignavia, non concepiscono altra soluzione che il respingimento.

"...fattallà: è la cosa
che viene detta a tutte le persone
che vengono dall'Africa e dall'Asia qua
a cercare un po' di legittima felicità
dopo che la civile Europa gli ha devastato i loro paesi di provenienza
l'unica cosa che viene detta è fattallà
fattallà in napoletano significa... vattene"

da: “Fattallà” degli Almamegretta

Peace & Love a tutti.

zivago ha scritto:da: “Mio fratello che guardi il mondo” di Ivano Fossati

Fa sempre piacere trovare altri estimatori del grande Ivano... beh, allora (sullo stesso tema) rilancio:

Proprio sul filo della frontiera
il commissario ci fa fermare
su quella barca troppo piena
non ci potrà più rimandare
su quella barca troppo piena
non ci possiamo ritornare.

E sì che l'Italia sembrava un sogno
steso per lungo ad asciugare
sembrava una donna fin troppo bella
che stesse lì per farsi amare
sembrava a tutti fin troppo bello
che stesse lì a farsi toccare.

da: Pane e Coraggio di Ivano Fossati

Dedico il dolore al mio tallone sx alla mia bellissima . . . fisiatra !

Io credo che a questo mondo esista solo una grande chiesa
che passa da CHE GUEVARA e arriva fino a MADRE TERESA
passando da MALCOM X attraverso GANDHI e SAN PATRIGNANO
arriva da un prete in periferia che va avanti nonostante il Vaticano.


Jovanotti

non ci posso credere .... 

Ormai ci siamo abituati. Un barcone in più non fa notizia.
Dedico tutti i miei pensieri di oggi a questa gente che nella speranza di allontanarsi da una esistenza senza speranza fa sacrifici per trovare solo la sua tragica fine.
A volte penso che le mie scarpe da runner "contengano" cinismo a sufficienza per angosciarmi.

Sono con te, sensibile simpep.
Credo però che il tuo:

"Ormai ci siamo abituati. Un barcone in più non fa notizia."

sia retorico. Infatti poi aggiungi:

"A volte penso che le mie scarpe da runner "contengano" cinismo a sufficienza per angosciarmi."

No non dobbiamo abituarci a queste tragedie. Non cediamo al cinismo o, peggio ancora all'indifferenza.
Facciamolo principalmente per umana pietà, per solidarietà nei confronti di chi non ha avuto, come noi, la fortuna di nascere sulla sponda settentrionale del Mediterraneo. Nessuno sceglie dove nascere e da chi nascere!
Ma non si tratta solo di sentimentalismo: si tratta anche di lungimiranza.
Abituiamoci ad accogliere questi giovani africani, asiatici, sudamericani o dell'est europeo. Cosa sarà altrimenti delle nostre città, delle fabbriche, degli uffici, delle campagne, quando noi italiani saremo, in maggioranza, vecchi? Che sorte avranno i nostri stessi (pochi) giovani quando si ritroveranno anziani con uno o nessun figlio, magari ancora single, senza fratelli, con pochi parenti e scarse coperture previdenziali?
Chi ci cuocerà il pane? Chi approvigionerà i mercati e i centri commerciali? Chi smaltirà l'immondizia che produciamo? Chi riparerà le nostre case che, insieme a noi, invecchiano? Chi accudirà i malati e i vecchi?
Certo la massiccia e sregolata immigrazione crea e creerà problemi; certo non sarà facile integrare culture tanto diverse; sicuramente sarà difficile dare a tutti un lavoro. Ma è la chiusura l'alternativa?
Rendiamoci conto che la millenaria storia dell'uomo e fatta di continue migrazioni che nessuno è mai riuscito a fermare. I popoli nel mondo sono in continuo spostamento, gli uomini vanno là dove possoro procurarsi il pane e trovare la pace. È come l'acqua che scorre; se tappiamo un buco, se alziamo un argine, il rivolo cercherà e troverà sempre un'altra strada e se anche costruissimo la più grande delle dighe, prima o poi essa si riempirà, tracimerà e forse ci sommergerà.
Accogliamo quindi. Possibilmente facciamolo con bontà e, se proprio non ce la sentiamo di essere “buonisti” facciamolo per convenienza.

Peace & Love for ever.

La mia dedica di oggi è a chi vive l'amicizia come un bene prezioso e non come un pulsante con la scritta "accetto".

>sim

ti quoto!!!

simpep ha scritto:La mia dedica di oggi è a chi vive l'amicizia come un bene prezioso e non come un pulsante con la scritta "accetto".

>sim

Mai avuto facebook... Il problema è risolto alla radice.

simpep ha scritto:La mia dedica di oggi è a chi vive l'amicizia come un bene prezioso

Ciao sim,
con le tue dediche butti sempre un sasso nello stagno.
Le onde che provoca non sono solo di superficie ma muovono anche in profondità.
Ecco allora che sono andato a rileggermi una citazione che mi ero annotato durante la lettura di: “LA PESTE” di Albert Camus.
In piena epidemia di peste nella città di Orano, il dottor Bernard Rieux, sfinito dal continuo soccorrere i malati senza riuscire a dar loro tutto l'aiuto necessario, si rivolge all'amico Tarrou dicendo:
« E alla fine d'ogni cosa, ci si accorge che nessuno è realmente capace di pensare a un altro, foss'anche nella peggiore delle sventure. Infatti, pensare realmente a qualcuno, è pensarci minuto per minuto, senza esser distratto da nulla, né dalle faccende domestiche, né da un prurito. Ma ci sono sempre mosche e pruriti. Per questo la vita è difficile da vivere. »

Trovo questa citazione non solo adatta alla tua dedica sull'amicizia ma anche attuale.
Consideriamo l'odierna situazione: c'è il rischio di pandemia Ebola; ci sono le guerre in Africa, Iraq, Ucraina, contro lo “Stato Islamico”, con i loro strascichi di sangue, esodi di massa, e destabilizzazione mondiale; assistiamo agli egoistici tentativi di separazione e smembramento degli Stati europei; l'equilibrio dell'ecosistema è sempre più compromeso; viviamo una  crisi della nostra economia che è strutturale.
Come ne veniamo fuori? Non è il caso, “foss'anche nella peggiore delle sventure” di capacitarci al pensare agli altri anche per salvare noi stessi?

A prima lettura la frase di Camus mi è sembrata cinica, da non dare speranze. Invece poi, riflettendoci, l'ho trovata positiva.
Camus ci dice, è vero, che alla fin fine è sempre l'ego che vince. Che negli uomini prevale sempre, anche quando non lo ammettono, l'egoistico istinto di sopravvivenza che fa dire: «prima vengo io poi gli altri» .  Ma è proprio questo che ci fa sentire soli: lo sappiamo e ne soffriamo.
È proprio per questo che, per salvarci, cerchiamo amore e amicizia.
Ma non è facile pensare sempre agli altri, le amicizie e la solidarietà non si attivano come tu dici, caro simpep, premendo un pulsante; tuttavia le cerchiamo sempre.
Vorremmo essere, dice il dottor Rieux,  “realmente capaci di pensare a un altro”; se non fosse che a distrarci “ci sono sempre mosche e pruriti. Per questo la vita è difficile da vivere”.

Ciao a tutti.

La mia dedica di oggi la indirizzo a tutte le persone che aspirano ad essere più felici,
citando una bellissima frase di Oscar Wilde:

"La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha."

>sim

Parole sante. A me piace molto una frase di una canzone di Zero che dice " tutti vogliono tutto, per poi accorgersi che è niente..."

Il pensierino di oggi è dedicato a . . . . . tutti quelli che sono convinti che invecchiando si migliori.

Ho la sensazione che questa convinzione non possa ancora farla mia.

una dedica a chi si ferma davanti ai tavoli dei ristori durante le gare.  
Ma avete per caso visto la scritta bar da qualche parte ?
perché non vi cavate dai maroni quando arriva la gente che corre ?
perché partite un'ora prima della gara per bivaccare fermi immobili davanti ai tavoli con il vostro bel bicchierino di carta ?
perché non vi state nel letto la mattina ?

ahahhaa io ero convinta che invecchiare portasse saggezza ... io sto rimbecillendo ma non è che alla fine peggioro tanto nel senso che è una vita che sono un pò così ahahaa

Ostrega devo aver paura alle gare allora

.
La dedica di oggi è fatta di :
- - - - > Un sincero augurio per tutti quelli che stanno provando a smettere di fumare.  

La dedica di oggi è a tutti quelli che si sforzano di vivere e non si accontentano di esistere !

'notte > sim