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Integratori durante gara
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RunnersItalia :: VARIE :: Alimentazione
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Integratori durante gara
quali consigliate? gel di quale marca? danno davvero benefici?
mark115- New Entry
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Re: Integratori durante gara
Io prima di gareggiare prendo un integratore della enervit a base di carboidrati liquidi. Li trovo molto utili se si garegggia la mattina dopo aver fatto colazione 3 ore prima e di conseguenza essere in calo di zuccheri, mentre se si gareggia entro 2 ore da una buona colazione,, o peggio di pomeriggio se ne può fare a meno. Se si gareggia nelle lunghe distanze come la mezza maratona preferisco l'integratore solido, sempre della enervit
Paolo- Corsa Lenta
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Età : 58
Località : Zona di Cagliari
Re: Integratori durante gara
Mai usati, anche in maratona. Non ci credo.
-francesco-- Forrest Gump
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Data d'iscrizione : 12.04.13
Località : Roma
Re: Integratori durante gara
da quando ho preparato per la prima volta il Passatore li ho abbandonati e devo dire che non ne sento davvero la mancanza ...
Re: Integratori durante gara
Io uso maltodestrine e sali (magnesio e potassio) sciolti in acqua. Per i lunghi mangio anche i Pavesini. Sono tutte cose che mi ha consigliato la nutrizionista e mi trovo molto bene, noto la differenza rispetto a prima. Tutto il resto non l'ho mai provato.
Federoca- Moderatrice Pink
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Età : 42
Località : Divisa corpo e cuore tra Parma e Reggio Emilia
Re: Integratori durante gara
Integratori durante si ma prima mai. Ho visto mangiare cose della Enervit ma sinceramente avendo un'intestino ballerino evito.
in gara o in allenamento in genere esco con bottiglietta di sali Enervig G, 2 misurini sciolti in 1/2 lt d'acqua e se le distanze si allungano gel sempre Enervit in genere all'11 - 22 - 32 km
A fine allenamento sempre però per distanze superiori ai 20km 3 misurini sciolti in 300/500 ml di Enervit R2, devo dire mi trovo benissimo sembra faccia sparire dolori e stanchezza. Le volte che ho saltato l'ho rimpianto.
Come consiglio prova sempre in allenamento gel o bevande, mai driettamente in gara
in gara o in allenamento in genere esco con bottiglietta di sali Enervig G, 2 misurini sciolti in 1/2 lt d'acqua e se le distanze si allungano gel sempre Enervit in genere all'11 - 22 - 32 km
A fine allenamento sempre però per distanze superiori ai 20km 3 misurini sciolti in 300/500 ml di Enervit R2, devo dire mi trovo benissimo sembra faccia sparire dolori e stanchezza. Le volte che ho saltato l'ho rimpianto.
Come consiglio prova sempre in allenamento gel o bevande, mai driettamente in gara
walter2.0- Top Runner
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Età : 64
Località : Salerno
Re: Integratori durante gara
Dalla mezza in su come gara o allenamenti sopra ai 15 km io si.
Fedele alla Enervit per quello che riguarda il Presport e l' R2 come recupero nella mezz'ora dopo l'allenamento, in gara o durante gli allenamenti solitamente uso o il Cheerpack Enervitene della Enervit oppure ho trovato nei prodotti della Syform delle valide alternative.
Final Race per gli ultimi 5 Km e Xplosive gel durante.
Mai avuto rigetti strani certo che io ho uno stomaco che digerisce anche i sassi.
Pablo
Fedele alla Enervit per quello che riguarda il Presport e l' R2 come recupero nella mezz'ora dopo l'allenamento, in gara o durante gli allenamenti solitamente uso o il Cheerpack Enervitene della Enervit oppure ho trovato nei prodotti della Syform delle valide alternative.
Final Race per gli ultimi 5 Km e Xplosive gel durante.
Mai avuto rigetti strani certo che io ho uno stomaco che digerisce anche i sassi.
Pablo
Pablo- Super Runner
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Località : Imola
Re: Integratori durante gara
Ciao mark115.
Io non faccio gare: partecipo solo a corse non competitive. Quando supero i 10 chilometri il mio doping consiste nell'assumere, ad intervalli di 5-6 Km, un dattero, se ci sono salite anche due. Mi danno energia e sento che mi fanno bene.
Non mi sento però di escludere, con certezza, che il beneficio provato derivi da un effetto placebo.
Io non faccio gare: partecipo solo a corse non competitive. Quando supero i 10 chilometri il mio doping consiste nell'assumere, ad intervalli di 5-6 Km, un dattero, se ci sono salite anche due. Mi danno energia e sento che mi fanno bene.
Non mi sento però di escludere, con certezza, che il beneficio provato derivi da un effetto placebo.
zivago- Piè Veloce
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Re: Integratori durante gara
Durante le gare se preparate bene (fino alla maratona) non c'è bisogno di integrare.
C'è bisogno solo di acqua.
Poi anche io nella mezza al secondo ristoro prendo un gel, nella maratona mi porto tre gel ma immancabilmente ritorno a casa con in tasca 2 gel.
Mezz'ora prima delle gare lunghe (oltre 30km) e utile una barretta energetica soprattutto se la colazione è stata fatta 3 o più ore prima.
Ognuno deve trovare la routine con cui si sente più tranquillo per finire la gara, non per niente il gel che prendo nella mezza è inutile ai fini della gara ma mi dà lucidità nei km finali.
Mickita
C'è bisogno solo di acqua.
Poi anche io nella mezza al secondo ristoro prendo un gel, nella maratona mi porto tre gel ma immancabilmente ritorno a casa con in tasca 2 gel.
Mezz'ora prima delle gare lunghe (oltre 30km) e utile una barretta energetica soprattutto se la colazione è stata fatta 3 o più ore prima.
Ognuno deve trovare la routine con cui si sente più tranquillo per finire la gara, non per niente il gel che prendo nella mezza è inutile ai fini della gara ma mi dà lucidità nei km finali.
Mickita
mickita- Corsa Veloce
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Re: Integratori durante gara
Ho letto dal quotidiano "la Repubblica" questa inchiesta giornalistica sul doping nello sport amatoriale:
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2016/05/16/news/gli_amatori_del_doping-139499496/#apertura
Per chi non avesse voglia o tempo per leggere tutto riporto questo stralcio:
... nel 2015 la Commissione per la Vigilanza ed il Controllo sul Doping istituita presso il Ministero della Salute ha presentato la relazione in Parlamento sui controlli antidoping effettuati nel 2014 soprattutto nei settori giovanili e amatoriali. Sono stati eseguiti test su 1.427 sportivi nel settore del ciclismo, dell’atletica leggera, del nuoto e del calcio. Di questi 58 sono risultati positivi: avevano assunto soprattutto diuretici, agenti mascheranti, ormoni e stimolanti.
I dati hanno confermato "la tendenza dei praticanti ad assumere grandi quantità di farmaci non vietati per doping e di prodotti salutistici. Tra gli atleti sottoposti a controllo, 1.040 (72,9% del totale) hanno dichiarato di aver assunto prodotti farmaceutici (compresi i prodotti omeopatici) e prodotti salutistici in genere".
"Oggi c’è la cultura degli integratori", commenta la deputata Paola Binetti (Ap) che sulla relazione ha presentato un'interpellanza parlamentare, notando che l'uso di sostanze dopanti e affini risulta cresciuto nei giovani 25-35enni, non solo nel ciclismo ma anche tra i frequentatori di palestre e tra i runner. In particolare ha puntato l’attenzione sull’aumento delle preparazioni galeniche comunicate per legge dalle farmacie al ministero della Sanità: diuretici, anabolizzanti e stimolanti. "Deidroepiandrosterone e testosterone sono stati i principi attivi più utilizzati", spiega la Binetti.
"Farmaci legali, ma solo se usati a scopo curativo. Se vengono utilizzati da soggetti sani diventano doping. Il problema nel settore amatoriale è difficile da risolvere perché andrebbe scardinata la forma mentis del cosiddetto 'aiutino', del benessere ad ogni costo, dell’eterna giovinezza, del narcisismo. Prendere qualcosa, magari un integratore, che di per sé serve appunto a ‘reintegrare’ sali minerali o vitamine perse nell'attività fisica, può avere una valenza benefica e salutistica, ma poi può scattare il meccanismo di assumerlo prima dell'allenamento o della gara della domenica, non per reintegrare ma per arrivare prima, per andare più forte e non sfigurare con gli amici. Con la convinzione di non barare, ma di farlo per la salute. Il confine tra salutismo e doping è quindi molto labile e viene facilmente superato da chi non è consapevole del meccanismo.
Di mio posso solo aggiungere che per rendersi conto di quanto sia diffuso, anche in ambito amatoriale, il ricorso all' "aiutino", basta partecipare o assistere ad una gara, consultare la rete o entrare in un emporio di articoli per lo sport. Si può così constatare quanto sia enorme il consumo e la vendita di ogni sorta di integratori, prodotti energetici e pseudo farmaci per migliorare le prestazioni.
P.S. Molto interessante anche il video.
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2016/05/16/news/gli_amatori_del_doping-139499496/#apertura
Per chi non avesse voglia o tempo per leggere tutto riporto questo stralcio:
... nel 2015 la Commissione per la Vigilanza ed il Controllo sul Doping istituita presso il Ministero della Salute ha presentato la relazione in Parlamento sui controlli antidoping effettuati nel 2014 soprattutto nei settori giovanili e amatoriali. Sono stati eseguiti test su 1.427 sportivi nel settore del ciclismo, dell’atletica leggera, del nuoto e del calcio. Di questi 58 sono risultati positivi: avevano assunto soprattutto diuretici, agenti mascheranti, ormoni e stimolanti.
I dati hanno confermato "la tendenza dei praticanti ad assumere grandi quantità di farmaci non vietati per doping e di prodotti salutistici. Tra gli atleti sottoposti a controllo, 1.040 (72,9% del totale) hanno dichiarato di aver assunto prodotti farmaceutici (compresi i prodotti omeopatici) e prodotti salutistici in genere".
"Oggi c’è la cultura degli integratori", commenta la deputata Paola Binetti (Ap) che sulla relazione ha presentato un'interpellanza parlamentare, notando che l'uso di sostanze dopanti e affini risulta cresciuto nei giovani 25-35enni, non solo nel ciclismo ma anche tra i frequentatori di palestre e tra i runner. In particolare ha puntato l’attenzione sull’aumento delle preparazioni galeniche comunicate per legge dalle farmacie al ministero della Sanità: diuretici, anabolizzanti e stimolanti. "Deidroepiandrosterone e testosterone sono stati i principi attivi più utilizzati", spiega la Binetti.
"Farmaci legali, ma solo se usati a scopo curativo. Se vengono utilizzati da soggetti sani diventano doping. Il problema nel settore amatoriale è difficile da risolvere perché andrebbe scardinata la forma mentis del cosiddetto 'aiutino', del benessere ad ogni costo, dell’eterna giovinezza, del narcisismo. Prendere qualcosa, magari un integratore, che di per sé serve appunto a ‘reintegrare’ sali minerali o vitamine perse nell'attività fisica, può avere una valenza benefica e salutistica, ma poi può scattare il meccanismo di assumerlo prima dell'allenamento o della gara della domenica, non per reintegrare ma per arrivare prima, per andare più forte e non sfigurare con gli amici. Con la convinzione di non barare, ma di farlo per la salute. Il confine tra salutismo e doping è quindi molto labile e viene facilmente superato da chi non è consapevole del meccanismo.
Di mio posso solo aggiungere che per rendersi conto di quanto sia diffuso, anche in ambito amatoriale, il ricorso all' "aiutino", basta partecipare o assistere ad una gara, consultare la rete o entrare in un emporio di articoli per lo sport. Si può così constatare quanto sia enorme il consumo e la vendita di ogni sorta di integratori, prodotti energetici e pseudo farmaci per migliorare le prestazioni.
P.S. Molto interessante anche il video.
zivago- Piè Veloce
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Re: Integratori durante gara
Io quando corro integro solitamente con acqua o con l'alimentazione ... parlo di allenamento. In gara è vero che gli integratori salini magari li prendo ma altrimenti è raro che prendo integratori. Parlando col mio dietologo disse che gli integratori servono come no, integri ma si "fissano dove vogliono" e la maggior parte delle volte li elimini facendo plin plin. Il miglior integratore rimane l'alimentazione. Magari sbaglio ma è quel che faccio io
differentgear- Moderatrice Pink
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Re: Integratori durante gara
Beh, quella tutto è meno che "un'inchiesta giornalistica", caro zivago... sembra più il solito articoletto minestrone scritto dalla solita giornalistucola pagata un tot a paragrafo...
non si possono sparare percentuali sensazionalistiche come quelle facendo di tutta l'erba un fascio...
se mischi Deidroepiandrosterone con Polase o testosterone con aminoacidi ramificati, significa che non hai idea di ciò che stai scrivendo...
sfido chiunque a dimostrare che l'assumere (anche subito prima di una gara) un integratore salino piuttosto che delle maltodestrine possa far "arrivare prima" o "andare più forte"... ma per favore!!
Con ciò non voglio ovviamente negare l'esistenza del doping (quello vero) tra gli amatori (nel podismo e negli altri sport), ma siamo ben lontani da quelle percentuali... parliamo di qualche top runner che non ha meglio da fare che rischiare la salute per andare a premi di categoria del valore (quando va bene) di poche decine di €... contento lui!
non si possono sparare percentuali sensazionalistiche come quelle facendo di tutta l'erba un fascio...
se mischi Deidroepiandrosterone con Polase o testosterone con aminoacidi ramificati, significa che non hai idea di ciò che stai scrivendo...
sfido chiunque a dimostrare che l'assumere (anche subito prima di una gara) un integratore salino piuttosto che delle maltodestrine possa far "arrivare prima" o "andare più forte"... ma per favore!!
Con ciò non voglio ovviamente negare l'esistenza del doping (quello vero) tra gli amatori (nel podismo e negli altri sport), ma siamo ben lontani da quelle percentuali... parliamo di qualche top runner che non ha meglio da fare che rischiare la salute per andare a premi di categoria del valore (quando va bene) di poche decine di €... contento lui!
rikchecorre- Forrest Gump
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Re: Integratori durante gara
rikchecorre ha scritto:Beh, quella tutto è meno che "un'inchiesta giornalistica", caro zivago... sembra più il solito articoletto minestrone scritto dalla solita giornalistucola pagata un tot a paragrafo...
non si possono sparare percentuali sensazionalistiche come quelle facendo di tutta l'erba un fascio...
se mischi Deidroepiandrosterone con Polase o testosterone con aminoacidi ramificati, significa che non hai idea di ciò che stai scrivendo...
sfido chiunque a dimostrare che l'assumere (anche subito prima di una gara) un integratore salino piuttosto che delle maltodestrine possa far "arrivare prima" o "andare più forte"... ma per favore!!
Con ciò non voglio ovviamente negare l'esistenza del doping (quello vero) tra gli amatori (nel podismo e negli altri sport), ma siamo ben lontani da quelle percentuali... parliamo di qualche top runner che non ha meglio da fare che rischiare la salute per andare a premi di categoria del valore (quando va bene) di poche decine di €... contento lui!
superquotone Rik, ne abbiano un caso eclatante e abbastanza recente con il mio ex compagno di squadra Qattam ...
Re: Integratori durante gara
Quel che rende interessante un forum è proprio la discussione. È bello, oltre che utile, confrontare diverse opinioni, scambiare pareri e consigli, raccontare le esperienze.
L'articolo sul doping che ho segnalato a me non è sembrato tanto banale
« … nel 2015 la Commissione per la Vigilanza ed il Controllo sul Doping istituita presso il Ministero della Salute ha presentato la relazione in Parlamento sui controlli antidoping effettuati nel 2014 soprattutto nei settori giovanili e amatoriali. »
e aggiunge:
« "Oggi c’è la cultura degli integratori", commenta la deputata Paola Binetti (Ap) che sulla relazione ha presentato un'interpellanza parlamentare, notando che l'uso di sostanze dopanti e affini risulta cresciuto nei giovani 25-35enni, non solo nel ciclismo ma anche tra i frequentatori di palestre e tra i runner. »
"Farmaci legali, ma solo se usati a scopo curativo. Se vengono utilizzati da soggetti sani diventano doping. Il problema nel settore amatoriale è difficile da risolvere perché andrebbe scardinata la forma mentis del cosiddetto 'aiutino', del benessere ad ogni costo, dell’eterna giovinezza, del narcisismo. Prendere qualcosa, magari un integratore, che di per sé serve appunto a ‘reintegrare’ sali minerali o vitamine perse nell'attività fisica, può avere una valenza benefica e salutistica, ma poi può scattare il meccanismo di assumerlo prima dell'allenamento o della gara della domenica, non per reintegrare ma per arrivare prima, per andare più forte e non sfigurare con gli amici. Con la convinzione di non barare, ma di farlo per la salute. Il confine tra salutismo e doping è quindi molto labile e viene facilmente superato da chi non è consapevole del meccanismo. »
Del resto ricordo che, qualche tempo fa, questo problema era stato affrontato anche da un'altra “giornalistucola” pagata a cottimo: tale Milena Gabanelli.
Una sua inchiesta segnalava come, anche in Italia, il consumo di vitamine, minerali, proteine, acidi, enzimi e ogni sorta di “salutistici” integratori sintetici, stia raggiungendo l'abnorme uso che se ne fa negli Stati Uniti. Gli esperti intervistati in quel servizio affermavano che, qualora le carenze non siano accertate da seria diagnosi, l'uso improprio dei cosiddetti “integratori” sia dannoso e, quando si esagera, persino pericoloso per la salute.
Ma nell'articolo-inchiesta che ho segnalato, quello che più mi ha colpito e che vorrei discutere con voi in questo forum, è la sottolineatura della “forma mentis del cosiddetto 'aiutino”.
Secondo me il problema esiste e, mi scuserai caro rik se te lo dico, non basta eluderlo dicendo:
La ricerca di quel di più che non si ha; il bisogno di ricorrere all'aiutino per sentirsi meglio, soffrire meno la fatica o evitare il dolore; il desiderio di “andare più forte e non sfigurare con gli amici”, l'ansia “del benessere ad ogni costo, dell’eterna giovinezza, del narcisismo”: non è doping ? non è voglia di accrescere artificiosamente (qualche volta slealmente) la prestazione sportiva?
Non sarà certo come “doparsi“ o “drogarsi” se dall'integratore cerco un aiuto che rimedi alle mie carenze (fisiche, di allenamento, tecniche) ma… non è po' un inganno?
P.S. È emblematico che alla richiesta di un consiglio per un dolore fatta dal nuovo utente alessandro migliore (a cui anch'io do il benvenuto) abbiate subito suggerito l'assunzione di sali minerali e vitamine. Già! È proprio vero... c'è una pillola per tutto.
L'articolo sul doping che ho segnalato a me non è sembrato tanto banale
L'inchiesta (l'ho chiamata così perché tratta dal magazine “inchieste.repubblica.it “) con l'articolo di Agnese Ananasso (è una giornalistucola?) dice che:rikchecorre ha scritto:il solito articoletto minestrone scritto dalla solita giornalistucola pagata un tot a paragrafo...
« … nel 2015 la Commissione per la Vigilanza ed il Controllo sul Doping istituita presso il Ministero della Salute ha presentato la relazione in Parlamento sui controlli antidoping effettuati nel 2014 soprattutto nei settori giovanili e amatoriali. »
e aggiunge:
« "Oggi c’è la cultura degli integratori", commenta la deputata Paola Binetti (Ap) che sulla relazione ha presentato un'interpellanza parlamentare, notando che l'uso di sostanze dopanti e affini risulta cresciuto nei giovani 25-35enni, non solo nel ciclismo ma anche tra i frequentatori di palestre e tra i runner. »
"Farmaci legali, ma solo se usati a scopo curativo. Se vengono utilizzati da soggetti sani diventano doping. Il problema nel settore amatoriale è difficile da risolvere perché andrebbe scardinata la forma mentis del cosiddetto 'aiutino', del benessere ad ogni costo, dell’eterna giovinezza, del narcisismo. Prendere qualcosa, magari un integratore, che di per sé serve appunto a ‘reintegrare’ sali minerali o vitamine perse nell'attività fisica, può avere una valenza benefica e salutistica, ma poi può scattare il meccanismo di assumerlo prima dell'allenamento o della gara della domenica, non per reintegrare ma per arrivare prima, per andare più forte e non sfigurare con gli amici. Con la convinzione di non barare, ma di farlo per la salute. Il confine tra salutismo e doping è quindi molto labile e viene facilmente superato da chi non è consapevole del meccanismo. »
Del resto ricordo che, qualche tempo fa, questo problema era stato affrontato anche da un'altra “giornalistucola” pagata a cottimo: tale Milena Gabanelli.
Una sua inchiesta segnalava come, anche in Italia, il consumo di vitamine, minerali, proteine, acidi, enzimi e ogni sorta di “salutistici” integratori sintetici, stia raggiungendo l'abnorme uso che se ne fa negli Stati Uniti. Gli esperti intervistati in quel servizio affermavano che, qualora le carenze non siano accertate da seria diagnosi, l'uso improprio dei cosiddetti “integratori” sia dannoso e, quando si esagera, persino pericoloso per la salute.
Ma nell'articolo-inchiesta che ho segnalato, quello che più mi ha colpito e che vorrei discutere con voi in questo forum, è la sottolineatura della “forma mentis del cosiddetto 'aiutino”.
Secondo me il problema esiste e, mi scuserai caro rik se te lo dico, non basta eluderlo dicendo:
Voglio dire che, per quel che vedo, i livelli di consumo di certi prodotti (benché leciti, naturali, omoterapeutici, olistici, ecc.) sottendono appunto ad un atteggiamento verso lo sport che, se non uguale, è similare al doping.rikchecorre ha scritto:sfido chiunque a dimostrare che l'assumere (anche subito prima di una gara) un integratore salino piuttosto che delle maltodestrine possa far "arrivare prima" o "andare più forte"... ma per favore!!
La ricerca di quel di più che non si ha; il bisogno di ricorrere all'aiutino per sentirsi meglio, soffrire meno la fatica o evitare il dolore; il desiderio di “andare più forte e non sfigurare con gli amici”, l'ansia “del benessere ad ogni costo, dell’eterna giovinezza, del narcisismo”: non è doping ? non è voglia di accrescere artificiosamente (qualche volta slealmente) la prestazione sportiva?
Non sarà certo come “doparsi“ o “drogarsi” se dall'integratore cerco un aiuto che rimedi alle mie carenze (fisiche, di allenamento, tecniche) ma… non è po' un inganno?
P.S. È emblematico che alla richiesta di un consiglio per un dolore fatta dal nuovo utente alessandro migliore (a cui anch'io do il benvenuto) abbiate subito suggerito l'assunzione di sali minerali e vitamine. Già! È proprio vero... c'è una pillola per tutto.
zivago- Piè Veloce
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Re: Integratori durante gara
Non credo avere una attrezzatura sufficiente per esprimere sull'argomento "doping" una opinione dignitosa.
Tuttavia l'argomento mi stimola una riflessione su un problema di fondo.
Credo che l'assunzione di qualcosa per migliorare la condizione psico-fisica sia considerata lecita o meno, dopante o meno in funzione del fatto che quella sostanza, nel sentire ordinario, sia considerata naturale o artificiale.
Io credo che se le "angurie" facessero aumentare l'altezza dei salti, forse sarebbe difficile trovare un opinionista giudicare le angurie dopanti.
Un po come il pregiudizio che fa considerare salutistico ciò che contiene nell'etichetta la parola "biologico".
Ma non è forse anche la cicuta un prodotto biologico ?
Insomma, credo che le discussioni scientifiche dovrebbero limitarsi a valutazioni quantitative.
Tempo fa ho letto un articolo che parlava della tossicità di una sostanza presente nelle piantine giovani di basilico ligure.
La sostanza tossica c'è e non si dovrebbe contestare con affermazioni del tipo "ma allora come mai i liguri sono ancora tutti vivi".
Un atteggiamento serio sarebbe quello di confutare la presenza di quella sostanza e verificare a quali quantità questa risulta essere tossica per l'uomo.
Invece spesso ci si contrappone con concetti della serie: "ma la pasta con il pesto non ha mai ucciso nessuno".
Pardon per il (quasi) fuori tema. > sim
Tuttavia l'argomento mi stimola una riflessione su un problema di fondo.
Credo che l'assunzione di qualcosa per migliorare la condizione psico-fisica sia considerata lecita o meno, dopante o meno in funzione del fatto che quella sostanza, nel sentire ordinario, sia considerata naturale o artificiale.
Io credo che se le "angurie" facessero aumentare l'altezza dei salti, forse sarebbe difficile trovare un opinionista giudicare le angurie dopanti.
Un po come il pregiudizio che fa considerare salutistico ciò che contiene nell'etichetta la parola "biologico".
Ma non è forse anche la cicuta un prodotto biologico ?
Insomma, credo che le discussioni scientifiche dovrebbero limitarsi a valutazioni quantitative.
Tempo fa ho letto un articolo che parlava della tossicità di una sostanza presente nelle piantine giovani di basilico ligure.
La sostanza tossica c'è e non si dovrebbe contestare con affermazioni del tipo "ma allora come mai i liguri sono ancora tutti vivi".
Un atteggiamento serio sarebbe quello di confutare la presenza di quella sostanza e verificare a quali quantità questa risulta essere tossica per l'uomo.
Invece spesso ci si contrappone con concetti della serie: "ma la pasta con il pesto non ha mai ucciso nessuno".
Pardon per il (quasi) fuori tema. > sim
simpep- Moderatore
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Re: Integratori durante gara
Caro zivago, ti ripeto... non nego né l'esistenza del doping nel mondo dello sport dilettantistico né l'uso e (spesso) l'abuso di integratori... e il mischiare le due cose che non accetto...
Se un giornale come Repubblica (che ormai, soprattutto nella versione online, è sceso al livello dei tabloid scandalistici anglosassoni come attendibilità giornalistica) titola "Ricorre ai farmaci il 73% degli amatori" salvo poi scoprire che quei "farmaci" sono in realtà innocui integratori mentre i veri "dopati" sono solo il 4% degli esaminati, non siamo di fronte ad una banalità ma a una vera e propria presa per il ...
è chiaro che un 4% fa molto meno notizia di un bel 73% (o, come si dice in gergo, è molto meno "click-baiting")...
Sicuramente c'è un abuso nell'utilizzo degli integratori, ma le tue spiegazioni per questo:
In un recente passato mi sono occupato del rifornimento alla maratona di Roma... ero addetto al tavolino dei rifornimenti personalizzati dei top runners... e c'erano diversi tipi di integratori... ora tu credi veramente che un keniano da 2h08' abbia bisogno di "un rimedio alle sue carenze (fisiche, di allenamento, tecniche)"??
P.S.
La Ananasso è una freelance che spesso scrive per Repubblica sulla qualunque... non mi sembra quindi il massimo dell'attendibiltà nel campo specifico...
Se un giornale come Repubblica (che ormai, soprattutto nella versione online, è sceso al livello dei tabloid scandalistici anglosassoni come attendibilità giornalistica) titola "Ricorre ai farmaci il 73% degli amatori" salvo poi scoprire che quei "farmaci" sono in realtà innocui integratori mentre i veri "dopati" sono solo il 4% degli esaminati, non siamo di fronte ad una banalità ma a una vera e propria presa per il ...
è chiaro che un 4% fa molto meno notizia di un bel 73% (o, come si dice in gergo, è molto meno "click-baiting")...
Sicuramente c'è un abuso nell'utilizzo degli integratori, ma le tue spiegazioni per questo:
sono evidentemente molto diverse dalle mie...zivago ha scritto:La ricerca di quel di più che non si ha; il bisogno di ricorrere all'aiutino per sentirsi meglio, soffrire meno la fatica o evitare il dolore; il desiderio di “andare più forte e non sfigurare con gli amici”, l'ansia “del benessere ad ogni costo, dell’eterna giovinezza, del narcisismo”...
In un recente passato mi sono occupato del rifornimento alla maratona di Roma... ero addetto al tavolino dei rifornimenti personalizzati dei top runners... e c'erano diversi tipi di integratori... ora tu credi veramente che un keniano da 2h08' abbia bisogno di "un rimedio alle sue carenze (fisiche, di allenamento, tecniche)"??
P.S.
La Ananasso è una freelance che spesso scrive per Repubblica sulla qualunque... non mi sembra quindi il massimo dell'attendibiltà nel campo specifico...
rikchecorre- Forrest Gump
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